QUANDO PER IL CORSO DI SENIGALLIA CI SI ANDAVA CON L’AUTO
Il tempo di chiudere gli occhi e riaprirli e in un attimo si trova tutto cambiato. Nel Corso II Giugno, chiamato allora Corso Vittorio Emanuele, tanti anni fa ci si andava con l’auto e il traffico non era così caotico, si parcheggiava nei giorni pari da un lato e nei dispari dall’altro. Che bello che era il Corso II Giugno così. Negozi storici, vetrine illuminate, le vasche su e giù fino a sera, ma quello che mi colpì particolarmente – ero ragazzino quindi parliamo di più di 40 anni fa – furono i funerali che sfilavano per il Corso, i negozi abbassano la serranda e all’in terno si commentava la vita del morto. Voglio ritornare ai negozi storici: Ciacci il capellaio, la drogheria Buccelletti, il Caffè Pizzi, l’alimentari Camillucci, Felicetti abbigliamento, Gianmichele mobili, la cartoleria Manoni e molti altri che hanno fatto la storia di Senigallia. Oggi tutto si consuma troppo in fretta anche le storie che sembrano non interessare più. Bisogna, invece, per il nostro presente e il nostro futuro guardare al passato, alle storie…I negozi duravano una vita con sacrificio e professionalità dei gestori, i quali diventavano un tutt’uno con l’arredamento, il cliente poi non era un numero, c’era dialogo e umanità, c’era rispetto. Lo so le cose mutano e oggi si consuma tutto molto in fretta, ma le cose più belle, chissà poi perché, rimangono sempre. Le storie del passato, le storie di una città.
Ivano Magi Galluzzi