APPUNTAMENTI MUSICALI, TUTTI GRATUITI FINO AL 3 AGOSTO

IN NOME DELLA SOLIDARIETA’ E DEI LEGAMI UMANI

PER LASCIARSI ALLE SPALLE LA PAURA DEL TERREMOTO

 

risorgimarche
Paola Turci, ospite giovedì 20 luglio

 

di Giusi Fasano, giornalista de Il Corriere della Sera

Non raccoglie fondi, non ricostruisce case, non vende promesse. RisorgiMarche raccoglie umanità, ricostruisce vita e vende bellezza. “Molto più di un festival”, esordisce il sito che lo racconta (www.risorgimarche.it) e che lo presenta come “un modo per regalare entusiasmo, emozione e senso di comunità a  tutte le persone colpite dal terremoto (…) un modo naturale di fare musica, con artisti e pubblico insieme su un prato (…) il desiderio di aggregare pensieri, parole e anime”. Ecco. Dietro tutto questo c’è Neri Marcorè che prima di essere comico, attore, imitatore è marchigiano di Porto Sant’Elpidio, una delle città sulla costa diventate meta di migliaia di sfollati post-terremoto. Neri ha ideato e voluto RisorgiMarche, pensandolo come “un Festival diffuso su tutto il territorio ferito dal sisma”, in luoghi sicuri a gibili scelti con l’aiuto della Protezione civile. “Serviva un forte richiamo e ho pensato ai miei amici artisti” racconta. “Una telefonata dopo l’altra e hanno aderito al progetto, sono profondamente riconoscente verso tutti”.

Appuntamenti musicali, tutti gratuiti fino al 3 agosto. Tanto per citare alcuni nomi del festival da oggi a quella data: Paola Turci, Francesco de Gregori, Fiorella Mannoia, Samuele Bersani, Max Gazzè, Brunori sas…Prati e pianori invece di teatri o piazze, montagne innevate sullo sfondo al posto delle immagini di scena, niente transenne né palcoscenici, la musica libera di planare lungo i profili delle valli e nessun faro, piuttosto la luce del giorno per illuminare tutto. E non pensiate di arrivare con l’auto a cento metri dal concerto che sceglierete. Non se ne parla. I luoghi di ciascun evento sono raggiungibili solamente a piedi, semmai in bicicletta lungo sentieri che vanno dai tre ai sei chilometri. Sul sito di RisorgiMarche aggiornamenti continui sulla rassegna, i luoghi e le possibili tappe nelle imprese agricole e di artigianato locale che si trasformeranno in punti di degustazione fra le 12.30 e le 20.30.

L’inizio di ogni concerto è alle 16.30 e gli organizzatori consigliano; abbigliamento da trekking, scarpe comode, cibo, acqua, occhiali da sole, crema solare, giacca a vento impermeabile…Insomma, tutto quel che servirebbe per una gita in montagna solo che in questo caso è ben più di una gita. E’ “linfa vitale”, per dirla con Neri Marcorè. “Per lasciarsi alle spalle la paura”. “Un flusso vitale di umanità, di turismo, di indotto” si racconta sul sito “laddove il rischio è l’abbandono, l’impoverimento di un territorio bellissimo”.

In migliaia si sono messi in marcia lungo i sentieri dei concerti tenuti fin qui e altre migliaia lo faranno nelle prossime date. In nome della costruzione più difficile: quella della serenità. Quella che sa di solidarietà e legami umani. Quella che ti fa infilare gli scarponi e camminare chilometri per andare ad un concerto.

 

risorgimarche
Brunori Sas, ospite il 31 luglio

 

risorgimarche, molto più di un festival
Daniele Silvetri, ospite il 27 luglio

 

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