L’illusione dell’Infinito
Al Centro Culturale San Francesco di Arcevia sarà aperta fino al 10 settembre 2017 la mostra che rende omaggio a Enio D’Incecco (Pescara, 1937 – 2016), artista d’origine abruzzese e marchigiano d’adozione che per oltre venti anni ha vissuto in Arcevia.
Enio inizia a dipingere alla metà degli anni cinquanta con uno stile impressionista che vira precocemente verso l’informale. Dopo un soggiorno nello studio bolognese di Giorgio Morandi, che per primo ne aveva notato le potenzialità, produce opere che ottengono partecipazioni alle più prestigiose manifestazioni e i primi riconoscimenti, come il “Premio Rai TV” concessogli dalla Fondazione Michetti nel 1964.
Insegna nel prestigioso Liceo Artistico della sua città, chiamato da Giuseppe Misticoni, uno degli iniziatori dell’astrattismo in Abruzzo. Negli anni sessanta il suo stile si indirizza sempre più verso la ricerca segnica e la plasticità materica, dove la poetica informale incontra la filosofia zen.
L’incontro col maestro della scultura informale Edgardo Mannucci influisce profondamente sulla sua vita. Ne sposa la figlia Cristina e nel 1975 si trasferiscono a vivere in Arcevia, in casa Mannucci.
Per molti anni la produzione di D’Incecco si fa più rarefatta per gli impegni scolastici e per l’attiva collaborazione artistica al fianco del suocero. Riprende la propria ricerca alla fine degli anni novanta, con applicazioni sempre più materiche che trovano espressione nell’utilizzo delle sabbie.
La mostra è curata da Lucio Tribellini e Barbara D’Incecco.
Nel catalogo i contributi degli storici dell’arte Armando Ginesi, Leo Strozzieri, Antonello Rubini e Mariano Apa. L’evento è organizzato in collaborazione tra Comune di Arcevia e Avis, con il contributo del C.A.F. Nazionale del Lavoro.
Orario: martedì, giovedì e venerdì 15-19; sabato e domenica 10.30-12.30 / 15.30-18.30.
Ingresso libero