Vorrei un amore inenarrabile
distante da altri sguardi e dal rumore
E lo vorrei forgiato dal silenzio
come la goccia prima di cadere
che mi asciugasse i capelli anche d’estate
tenesse il passo degli anni
non esitasse a cercarmi quando non mi vede
Vorrei un amore che mi sorridesse
quando sbaglio un incrocio o un congiuntivo
che mi aprisse la porta se smarrisco la chiave
e non eroda la voglia di tornare
Perché la vita – la mia, almeno – è come un fiume
e un altro argine non ci starebbe male
(Marzia Franceschini)