Performance dal vivo intorno alle grandi sculture cittadine
Presentato a Pesaro “LO SPAZIO IN ASCOLTO. La voce della scultura” a cura di WunderKammer Orchestra (WKO), Archivio Loreno Sguanci e Azobé Onlus, con il patrocinio del Comune di Pesaro, che pone l’attenzione sulle molte opere d’arte open air di importanti artisti, che arricchiscono la città da alcuni anni.
L’iniziativa prende le mosse dal progetto del “Parco Urbano di Scultura di Pesaro”, promosso dal Comune di Pesaro e sostenuto dalla Fondazione Pescheria in collaborazione con l’Associazione Culturale Archivio Loreno Sguanci, l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Progettisti e Conservatori della Provincia di Pesaro e Urbino e l’Associazione Azobé Onlus, volto a legare in un unicum concettuale le opere in oggetto e a portare all’attenzione della comunità dei cittadini l’esistenza di un vero e proprio parco di sculture diffuse storicamente nel territorio ma forse mai percepite come un insieme in stretta interazione e armonia.
In tale ottica, il progetto prevede una serie di interventi tra cui azioni culturali combinate all’insegna dell’interdisciplinarità in cui le arti si fondono e restituiscono al contesto urbano nuove valenze e significati.
In riferimento a quest’aspetto, l’Associazione Culturale Archivio Loreno Sguanci e WKO hanno concordato la collaborazione per la realizzazione della rassegna “Lo spazio in ascolto. La voce della scultura”, costituita da più appuntamenti nel corso dei prossimi anni, in cui musica e scultura in primis entreranno in simbiotica interazione attraverso installazioni interattive, attivabili presso singole sculture e, ove possibile, da mantenere in atto per un certo periodo di tempo a beneficio della collettività.
Il primo appuntamento di “Lo spazio in ascolto” si è svolto domenica 12 settembre in piazza Toschi Mosca (giorno e luogo della presentazione dell’iniziativa) dove ha sede il gruppo scultoreo di Giuliano Vangi “Scultura della Memoria”. Una performance firmata da Alessandro Petrolati che ha messo insieme musica elettronica registrata, trio d’archi e una danzatrice dal vivo e quattro composizioni originali. L’opera di Vangi è stata sonorizzata dal brano “Scultura 21” di Petrolati, mentre all’interno del gruppo scultoreo agivano la danzatrice e coreografa Erika Rombaldoni e il trio d’archi della WunderKammer Youth Ensemble formato da Caterina Bartoletti violino, Maria Taglioni viola e Paolo Corrado violoncello, che ha eseguito le musiche di Claudio Rastelli, Anthony Di Furia e dello stesso Petrolati.
Le opere individuate dall’Archivio Loreno Sguanci da inserire nel Parco Sculture – e tra le quali scegliere per la rassegna “Lo spazio in ascolto” – sono venti, di cui una di Giorgio Bompadre, una di Nino Caruso, una di Ettore Colla, una di Pietro Consagra, una di Giovanni Gentiletti, una di Marcello Guasti, due di Eliseo Mattiacci, due di Agapito Miniucchi, una di Arnaldo Pomodoro, sette di Loreno Sguanci e una di Giuliano Vangi, ubicate per la maggior parte tra il centro e la zona del mare della città di Pesaro.
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