Le sue fotografie tornano dopo venti anni nella Capitale
Dal 13 marzo al 4 aprile 2019, il MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea – ospita una selezione di immagini provenienti dall’archivio del fotografo marchigiano Ferruccio Ferroni (Mercatello sul Metauro, 1920 – Senigallia, 2007). La mostra, una delle più importanti per numero di opere presenti, riassume il percorso fotografico dell’artista, dall’esordio degli anni Cinquanta alle opere contemporanee.
Dopo l’esperienza dolorosa della guerra, Ferroni si avvicina alla fotografia e la esercita per tutta la vita parallelamente all’attività di avvocato. Ne deriva un’importante produzione fotografica che, pur svolgendosi in ambito amatoriale, si caratterizza per un rigore e un equilibrio propri del professionismo. Nel 1948 conosce il maestro della lirica tonale Giuseppe Cavalli, già da tempo impegnato in un’intensa attività divulgativa e ne diviene allievo e più avanti fedele stampatore. Cavalli, fondatore assieme a Mario Finazzi, Ferruccio Leiss, Federico Vender e Luigi Veronesi del gruppo fotografico La Bussola, sarà altresì artefice dell’incontro tra il marchigiano e Paolo Monti, del cui circolo veneziano La Gondola, Ferroni farà parte dal 1952 al 1954.
Le immagini di Ferruccio Ferroni si caratterizzano dapprima per i toni alti dell’High Key cavalliano e successivamente per i forti contrasti di matrice montiana. Concepite in ambito associazionistico e maturate in seno all’ininterrotto processo conoscitivo del proprio autore, sono testimoni di un’epoca in cui la fotografia italiana è impegnata nel dibattito sull’affermazione della propria artisticità. Dal 1957 a 1984 Ferroni si allontanerà dall’associazionismo e dai circoli fotografici per dedicarsi esclusivamente all’attività forense. In questo periodo, lungi dall’interrompere il proprio sodalizio con la camera oscura, realizza diapositive dai toni squisitamente domestici, sempre memori della produzione in bianco e nero. Le immagini di questo periodo, rimaste a lungo inedite, sono state pubblicate per la prima volta nel 2014 nel volume Nel silenzio. Ferroni a colori, a cura di Marcello Sparaventi e Alberto Masini.
La mostra del Mlac, con un una selezione di settanta opere stampate personalmente dal fotografo, omaggia Ferruccio Ferroni a vent’anni dall’ultima personale nella capitale, presso il Pio Sodalizio dei Piceni.
Maestro della Fotografia nel 1996 e Autore dell’anno nel 2006 per la FIAF, è stato premiato al Grand Concours International de Photographie del 1950 organizzato dalla rivista “Camera” di Lucerna e ha partecipato all’Esposizione Internazionale Fotografica di Milano del 1952, alla Mostra della fotografia italiana di Firenze nel 1953 e alla Subjektive Fotografie 2, Saarbrucken 1954/1955. Le sue immagini sono oggi conservate presso l’Archivio di famiglia a Senigallia, il Museo Folkwang di Essen, il Gabinetto delle stampe della Biblioteca Nazionale di Parigi, il Museo d’Arte Moderna dell’Informazione e della Fotografia del Comune di Senigallia, la Fondazione Italiana per la Fotografia di Torino, la Federazione Italiana Associazioni Fotografiche e il Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari di Firenze.
Titolo mostra: Ferruccio Ferroni. Fotografie.
A cura di: Alessia Venditti
Inaugurazione: mercoledì 13 marzo 2019, dalle 18 alle 20
Apertura ordinaria: La mostra sarà visitabile dal 14 marzo al 4 aprile, dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19. Ingresso gratuito
Sede: Museo Laboratorio di Arte Contemporanea – P.le Aldo Moro, 5 (Palazzo del Rettorato, ingresso retrostante, al I piano)
Sito web: www.museolaboratorioartecontemporanea.it
Ufficio stampa: mlac@uniroma1.it