Politeama di Tolentino rinato
Dopo il sisma a ruba i posti laterali
Era chiuso dal 1991, il Politeama di Tolentino (Macerata). La sua riapertura, lo scorso maggio, a 7 mesi dal sisma che ha sconvolto le Marche, è stata una rinascita per tutta la città. E il volto di questo spazio polifunzionale – 6 sale disposte su due piani, dedicate a teatro, jazz, cabaret, conferenze, mostre e cinema d’autore due volte a settimana – è quello di Vittoria Gamardella, napoletana, trapiantata qui dai primi anni Novanta “per studiare archeologia”, racconta lei. “Poi dal 2002 ho fatto la segretaria per la Compagnia della Rancia e ho gestito il loro call center. Dal 2005 sono in biglietteria al teatro Vaccaj e da quest’anno, per la Tonico Service, anche qui, dove lavoro pure come addetto antincendio”. In pratica chi va a teatro in riva al Chienti non può non conoscere Vittoria. “Per chiedermi la programmazione mi fermano anche mentre faccio la spesa al supermercato – dice – ma gli incontri sono il bello del mio mestiere”. Bello e curioso. Come quando arriva il signore che vuole il rimborso perchè “l’artista non era svestita a sufficienza”. Poi c’è chi vuole il biglietto omaggio e si spaccia per “il fidanzato della protagonista” ma soprattutto vanno a ruba i “biglietti laterali, perché la gente vuol poter fuggire in fretta in caso di scosse”. In realtà il teatro è tra i posti più sicuri della regione ed è attivo da mattina a notte fonda. “Qui fanno lezione quelli del Sangallo”, la scuola di danza e recitazione che Saverio Marconi fonda nel 1980, “ma anche allieve e allievi del liceo coreutico Filelfo”. La sala principale, 170 posti, sembra un’aula magna, con gli spalti a spiovere sulla scena. Da qui a marzo 2018, tolti i film, sono previsti 33 eventi.
Alessandro Trevisani,
da “la Lettura”, Corriere della Sera