Lettere con altre parole
alla casa museo Osvaldo Licini
Il pittore Osvaldo Licini (1894-1958) nacque e si spense nella sua Monte Vidon Corrado (Fermo), un paese nell’entroterra marchigiano. La sua casa natale, oggi trasformata in un museo, ospita fino al 4 novembre la mostra Emilio Isgrò – Lettere, allestita in occasione dei sessant’anni dalla scomparsa di Licini (centrostudiosvaldolicini.it). Nonostante il divario cronologico ed espressivo che separa i due artisti, li accomuna il costante interesse per il rapporto tra scrittura e arti visive e l’assoluta libertà intellettuale unita al potere dell’ironia. Per questo le creazioni di Isgrò (1937) sono introdotte da opere di Licini che raccontano il suo percorso artistico dagli anni Venti ai Cinquanta, mentre il cuore della mostra è rappresentato dalle cosiddette “lettere estratte” che Isgrò realizzò negli anni Settanta. Consonanti, vocali, segni di interpunzione dispersi nel bianco della superficie, altra infinita variante delle sue famose e affascinanti “cancellature”.
Chiara Pagani