Eretico a Scapezzano

Padre Pasquale da Scapezzano commette apostasia

 

Torna all’attenzione amatoriale Settecento per opera dell’ALAI, l’Associazione dei Librai Antiquari Italiani, l’opuscolo di un eretico scapezzanese del Settecento. Nel numero 4 della rivista ALAI è contenuto un saggio di Gabriele Maspero dal titolo: La ribellione in una plaquette del Settecento. Padre Pasquale da Scapezzano e la sua Solenne Concio-Abiura.  La rivista verrà presentata in occasione della prossima mostra di libri antichi e rari a Tempo di Libri (Fieramilanocity) nei giorni 8-11 Marzo.

L’operetta è catalogata come Sollenne Concio-Abiura fatta nella Chiesa della Terra Dominante di Poschiavo nella Rezia li 26 agosto MDCCLIX dal Reverendo Padre Pasquale da Scapezzano Riformato Professore di Sacra Teologia, Stampata in Engadina Bassa da Jacomo Gadina.

Qualche informazione sul personaggio si può trarre dalle Novelle letterarie pubblicate in Firenze l’anno MDCCLXII.

«Il padre Pasquale da Scapezzano, luogo vicino a Sinigaglia, il quale essendo Minore Riformato, apostatò dieci volte dal suo ordine, e finalmente ha apostatato dalla Santa Fede Cattolica, e si fa chiamare Paolo Lorenzini, ed  è fratello di due assassini famosi, celebrò la sua apostasia in una Predica fatta in Poschiavo, in cui vomitò bestemmie e calunnie contro la Fede Cattolica, e contro la Santa romana Chiesa. Non gli bastò però questo, ma fece stampare quella sua empia Predica, sotto nome di Concio-Abiura, acciò spargendone gli esemplari potesse sovvertire altri Cattolici della Rezia. Quanto rimanessero mortificati, e in quanto pericolo fossero, i buoni Cattolici, ognuno se lo può immaginare. A questo pericolo si è opposto lo zelante Padre Fra Viatore di Coccaglia Cappuccino, ed ha cercato di confermare i semplici Cattolici nell’Ortodossa Credenza con trenta Dilucidazioni in confutazione di questa Concio-Abiura, le quali si contengono in questo libro, oltre a sei lettere del P. Fra Bonaventura da Coccaglio fratello del P. Viatore, e parimente Cappuccino, e due lettere del P. Fra Cherubino da Bogliaco Cappuccino diretto ai Cattolici di Poschiavo, e contradittorie ai patenti errori dell’empio ed ignorante Lorenzini. Le lettere del P. Bonaventura ragguagliano della mala vita e de’ malvagi sentimenti del detto Lorenzini, nel tempo, che si tratteneva ancora esteriormente nella Religione di S. Francesco, e nel seno della Santa Chiesa Romana. Le Dilucidazioni sono dotte, chiare ed istruttive; sicché fanno argine agl’impetuosi trasporti dell’Apostata indegno».

 Leonardo Badioli

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