FOTOGRAFIA E PITTURA
SULLA VITA DI IERI E DI OGGI NELLA CAMPAGNA MARCHIGIANA
Fino al 30 luglio, la mostra Ri-trattiMarche, allo SpazioArte di via F.lli Bandiera a Senigallia, riunisce più di venti opere di Cinzia Battistel e Renzo Tortelli. L‘allestimento vuole mettere a confronto fotografia e pittura per sviluppare il tema del paesaggio marchigiano e dell’infanzia.
Gli aspetti fondanti di questa mostra sono lo studio della campagna marchigiana, ri-tratta in due epoche diverse e la manifestazione della natura, attraverso le stagioni. L’esposizione non racconta solo la società contadina del passato, ma anche il tema della famiglia, l’impegno del lavoro nei campi, la vita domestica e le tradizioni rurali che hanno stimolato la creatività di Battistel e Tortelli.
Questa mostra ha un significato soprattutto per il nuovo modo di vedere e di rappresentare il paesaggio: l’intento è quello di superare la rappresentazione oggettiva delle cose e di portare alla luce, invece, i significati profondi che si celano sotto la superficie del “paesaggio ri-tratto”. La scelta di accostare due autori di generazioni diverse nasce da una idea di valorizzare alcuni aspetti dell’arte contemporaneità che in questi ultimi anni sembrano essere stati dimenticati.
L’opera di Renzo Tortelli risente della poetica di Mario Giacomelli, che in tutti questi anni ha continuato a giganteggiare per l’originalità assoluta della sua ricerca visionaria. Questa è anche un’occasione preziosa per ripercorrere la storia di un’amicizia che si è trasformata in sodalizio culturale.
La scelta di esporre alcune fotografie di grande formato di Renzo Tortelli è dettata dal desiderio di raccontare storie che creino un contatto tra il “verismo” e la sensibilità dell’osservatore. Le influenze dello stile di Giacomelli si scorgono, anche, nelle attenzioni rivolte all’ordine e al disordine del paesaggio agricolo e alle persone che lavorano i campi.
Le opere non raccontano solo la società contadina del passato, ma anche la famiglia, il lavoro nei campi, la vita domestica e le tradizioni rurali che hanno stimolato la creatività di Battistel e Tortelli e sono stati campi di indagine della loro ricerca.
Lo spazio espositivo non ospiterà solo la mostra, ma sarà animato, anche, da dibattiti, incontri con autori ed esecuzioni di progetti di ricerca sulla didattica dell’arte. Con il programma delle attività estive, la fondazione si propone di essere un punto di incontro e di dialogo continuo con il territorio, vivificato da eventi e iniziative.
Come scrive Andrea Carnevali curatore della mostra “le due immagini in apertura della mostra “Ri-trattiMarche”, dedicate all’infanzia, rappresentano una sorta di mappa del mondo su cui possiamo vedere il destino del nostro futuro. La fotografia di un bambino spaventato e colto di sorpresa, mentre sta scappando, scattata da Enzo Tortelli, è emblematica. Invece il pennello di Cinzia Battistel, pittrice e illustratrice, con pochi segni realizza una geografia dell’emozione che cambia in base ai luoghi, alle sensazioni ed ai personaggi.